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Sfatiamo 6 falsi miti. Continuate a leggere.

15 marzo 2021
Quando si tratta di investimenti e conti di risparmio, i falsi miti e i malintesi sono davvero tanti. Una cosa è certa: meglio evitare sia la prudenza esagerata che la spavalderia.
Mito n. 1

Sul conto di risparmio il valore dei miei soldi non cambia

Questa convinzione purtroppo è davvero dura a morire. Spesso si dimentica infatti il rincaro, ovvero l’inflazione. Questa fa sì che, con il passare degli anni, i contanti perdano costantemente valore. In più, nell’attuale situazione caratterizzata già da anni da bassi tassi di interessi, il rendimento del conto di risparmio fa fatica a superare l’inflazione. Al momento, i soldi sul conto di risparmio perdono quindi continuamente valore purtroppo. Se vengono invece investiti, il rendimento su un orizzonte di investimento a lungo termine nella maggior parte dei casi è positivo, anche se nel frattempo l’investimento potrebbe ritrovarsi in zona di perdita.  

 

 

Mito n. 2

Sul conto di risparmio i miei soldi sono sicuri al 100%

Chi affida il proprio denaro a una banca depositandolo su un conto di risparmio, dal punto di vista prettamente giuridico diventa creditore. Se la banca dovesse andare in fallimento, i depositi a risparmio sarebbero quindi a rischio. La protezione dei depositanti si applica per tutti i tipi di conto e per le obbligazioni di cassa depositate. L’importo massimo tuttavia è di 100'000 CHF per cliente e non per conto. Gli importi superiori a questo limite rientrano nella terza classe. Questi crediti, a seconda delle circostanze, sono coperti solo in parte. A differenza del denaro su un conto di risparmio, in caso di fallimento viene fatta tuttavia una distinzione per gli investimenti come le obbligazioni, i titoli azionari, i fondi comuni d’investimento, i derivati o i prodotti strutturati, che rimangono di proprietà del cliente. 

Mito n. 3

Gli investimenti finanziari sostenibili sono meno performanti

Questa credenza è ancora molto diffusa, anche se in realtà non è vera. Diversi studi hanno più volte dimostrato che l’esclusione di ambiti e pratiche ritenuti controversi riduce considerevolmente i rischi. In molti ambiti di investimento regolari, il rischio di mercato e il rischio di reputazione sono più elevati rispetto agli investimenti sostenibili. In questo modo, anche per i fondi sostenibili è possibile ottenere almeno lo stesso rendimento positivo dei fondi convenzionali, il tutto con un rischio molto più limitato. Questo è tra l’altro anche un motivo per cui sempre più investitori istituzionali puntano sugli investimenti sostenibili. 

Mito n. 4

Gli investimenti non convengono a lungo termine 

Eventi di tipo negativo, come il crash delle Borse del 1987, lo scoppio della bolla Dot.com nel 2000 o la crisi finanziaria del 2008 rimangono purtroppo impressi a fuoco nelle menti. In questo modo si alimenta l’impressione che i mercati finanziari registrino più anni negativi che positivi. La statistica dimostra invece che la realtà è l’esatto opposto! Osservando lo Swiss Performance Index (SPI) per un lasso di tempo che va dal 1926 al 2019, sono appena 29 gli anni con un rendimento negativo e ben 65 con una performance positiva.

L’attenzione dovrebbe essere posta quindi sugli anni positivi e su un lungo orizzonte d’investimento.

Mythe n° 5

Chi investe denaro decide in modo razionale 

Sono pochissimi gli investitori che riescono ad agire in modo razionale quando si tratta del loro patrimonio. Se le quotazioni sono in crescita, si presumono spesso ulteriori guadagni. Al contrario, ci sono poi gli investitori che, già in preda al panico, vendono i loro investimenti perché i corsi hanno perso quota e si attendono ulteriori perdite. Questo tipo di decisioni dettate dalle emozioni hanno effetti disastrosi. Se l’investitore si lascia trasportare dalle emozioni anziché dai fatti, si troverà costantemente ad arrancare dietro agli eventi del mercato, investendo quando è già troppo tardi e vendendo quando ha già subito perdite. In questo modo, l’investitore si perde la fase di ripresa che, da un punto di vista prettamente razionale, segue sempre a ogni crash borsistico.

Mito n. 6

Una strategia di investimento non è poi così importante

L’esperienza lo dimostra: in materia di investimenti, fa bene chi decide di investire in sintonia con il suo profilo di rischio e di rendimento. Nella scelta della strategia di investimento non è solo la fase di vita attuale a giocare un ruolo decisivo. Anche i propri obiettivi e fattori come la propensione al rischio, la capacità di rischio, l’orizzonte di investimento e le preferenze personali dovrebbero contribuire a plasmare la strategia di investimento. L’assistenza di validi esperti del mercato finanziario e un processo d’investimento sistematico consentono di ottimizzare i rendimenti con il livello di rischio desiderato.

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