Il sogno del pensionamento anticipato
Indipendenza e libertà sono fondamentali nella vita di Stephan Ganzoni: grazie al prepensionamento più che mai. La sua storia mostra le grandi mete che si possono raggiungere con piccoli passi e quanto una cena sia stata importante per il suo cammino verso il pensionamento anticipato.
I primi raggi di sole della giornata sul viso, il piacevole borbottio di una Harley Davidson nelle orecchie e un ruscello di montagna, proprio accanto al valico, che gorgoglia sereno. Stephan e Monika Ganzoni vivono per momenti come questi. Ogni volta che possono, prendono la moto per godersi le curve dei passi alpini. Non sono interessati né alla velocità né al numero di cavalli: sono due tipi molto tranquilli. Stephan spiega: “In ogni caso preferiamo girare fuori stagione o durante la settimana. Così c’è meno traffico.” Purtroppo succede abbastanza raramente, rimarca Monika.
In veste di dipendente nel commercio al dettaglio, Monika lavora spesso di sabato, mentre Stephan durante la settimana agli orari di ufficio in quanto addetto all’impiantistica per edifici. Di sera e nel fine settimana è inoltre impegnato come allenatore Juniores sul campo di calcio. Per compensare le ore supplementari, ogni tanto si concede però un giorno libero da dedicare a gite insieme alla moglie. In futuro sarà possibile più spesso. Infatti oggi Stephan ha 56 anni e riflette sempre più spesso sul suo futuro.
Queste riflessioni sono iniziate dopo una cena insieme a una coppia di amici, che stanno pensando di ritirarsi dalla vita professionale secondo il modello a scaglioni. Una soluzione che anche a Stephan sembra interessante. Infatti sa che, seppur lentamente, si sta avvicinando senza dubbio alla terza età. Ritiene quindi importante affrontare questi argomenti. “Malgrado ci siano comunque discussioni più interessanti di finanze e previdenza”, commenta ammiccando.
Dalla cena menzionata con gli amici in comune è già passato del tempo, mentre il desiderio di godere di più libertà nella vecchiaia è ancora presente. Nell’ultimo periodo Stephan e Monika si sono confrontati molto con le loro finanze e di sera, davanti a un bicchiere di vino rosso, non hanno fatto altro che pensare ai giri in moto che tanto vorrebbero fare insieme. Eppure ci sono ancora così tante domande in sospeso...
Nel corso della sua carriera Stephan ha investito continuamente tempo e denaro in corsi di aggiornamento. Oggi ne trae sì vantaggio ricevendo un buon reddito, ma questo in passato ha limitato il suo margine di manovra per possibilità di risparmio. Inoltre il lavoro a tempo parziale ha comportato piccole lacune di reddito. Dopo aver fatto il punto della situazione sulle sue finanze, si chiede seriamente se possa davvero permettersi un prepensionamento: “Oltre ad avere molto tempo libero, per me è altrettanto importante la sicurezza finanziaria.” E Stephan non vuole in nessun caso metterla a rischio.
In un primo momento l’appuntamento con il suo consulente previdenziale porta più domande che risposte. Ma Stephan ha comunque fatto un primo passo avanti. “Serve un po’ di tempo prima di avere il quadro della situazione. Ma fare chiarezza sulle possibilità finanziarie a disposizione garantisce anche sicurezza”, constata sollevato.
Queste possibilità sono anche incredibilmente varie. È vero che Stephan ha lavorato per diversi anni a tempo parziale, ma sempre almeno con un grado occupazionale del 60 %. Per questo sono venute a formarsi solo piccole lacune previdenziali. Allo stesso tempo ha diversi conti del pilastro 3a. Sebbene abbia iniziato a effettuare versamenti solo all’età di 36 anni, l’avere accumulato è di notevole entità. Durante un altro appuntamento con il consulente previdenziale di competenza, Stephan e Monika confrontano diverse opzioni. Dopo un’attenta riflessione, Stephan opta per un modello che combina riscossione di capitale e rendita. Grazie all’avere di cui dispone nel terzo pilastro, non c’è più niente a ostacolare il prepensionamento.
Alcuni anni dopo incontriamo di nuovo Stephan e Monika, che nel frattempo sono entrambi pensionati e si godono al massimo i tour insieme con la moto. “Per gli anni dopo il pensionamento abbiamo definito un budget ben chiaro”, racconta Stephan, che ha riscosso una parte della sua previdenza sotto forma di capitale, reinvestendola con una strategia di investimento basata sugli obiettivi.
“Se oggi potessi decidere di nuovo, di sicuro deciderei diversamente”, conclude Stephan: tuttavia, con un’accurata pianificazione e tanta disciplina nell’effettuare i versamenti, anche nella vecchiaia è possibile avere molta flessibilità. Così gli rimane più tempo a disposizione per la sua Harley e gli allenamenti di calcio con la squadra Juniores.