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Finance4Women Investire in ETF

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15 marzo 2023 Patrimonio, investire
Costi contenuti, ampia diversificazione del rischio, alta trasparenza: gli ETF presentano molti vantaggi rispetto ad altri investimenti. Scopri cosa nascondono queste tre lettere, cosa rende gli ETF interessanti, quali sono le opportunità e i rischi e a cosa fare attenzione quando investi denaro in ETF.

La sigla ETF sta per «Exchange Traded Fund», in italiano «fondo di investimento negoziato in borsa»: si tratta di un fondo emesso e negoziato tramite una borsa come delle azioni. Questi fondi sono considerati convenienti e facili da negoziare, trasparenti e sicuri. Il presente contributo ti fornisce un’introduzione nel mondo degli ETF e risponde alle seguenti domande principali:

Definizione: che cos’è di preciso un ETF? Unique selling proposition: in che modo gli ETF si distinguono da altri fondi Nome: cosa si nasconde dietro ai nomi ETF? Vantaggi: quali vantaggi offrono gli ETF? Svantaggi: quali svantaggi hanno gli ETF? Acquisto: a cosa devi fare attenzione quando investi in ETF?
Che cos’è di preciso un ETF?

Gli ETF (Exchange Traded Fund) sono fondi indicizzati che riproducono un indice o un gruppo di titoli e vengono quotati come delle azioni in borsa. Gli ETF offrono diversificazione, sicurezza e flessibilità a costi contenuti.

In linea di principio, gli ETF sono fondi normali: si tratta per entrambi di un gruppo di titoli raggruppati in un paniere. Potrebbero essere alcune dozzine di titoli da un settore, una regione geografica o un tema, ma anche diverse migliaia che coprono diverse regioni e diversi settori. Il valore di ogni titolo viene ponderato nell’ETF in base alla sua dimensione, con l’obiettivo di riprodurre il più esattamente possibile un determinato indice.

Che cos'è un indice?

Un indice può rappresentare un intero mercato, sola una parte di esso oppure anche una determinata strategia di investimento e riflette l’andamento del valore di questo mercato, fungendo da metro di paragone per le investitrici. Un indice azionario rispecchia quindi l’andamento del valore di determinate azioni e funziona come un barometro del mercato. Esempi di indice azionario sono lo SMI (il più importante indice azionario della Svizzera), il DAX (indice azionario tedesco) e l’S&P 500 (indice di riferimento degli Stati Uniti).

Con un ETF le investitrici acquistano una quota di un indice di borsa, al quale partecipano insieme ad altri investitori. Questo indice comprende diversi titoli, come azioni, obbligazioni, materie prime o immobili. La strategia di investimento dell’ETF definisce in quali classi d’investimento dei fondi è possibile investire. In ogni caso, con un investimento in ETF il tuo rischio è ampiamente diversificato.
 

L’essenziale in sintesi
 

  • Con un ETF ottieni un posizionamento ampio: un singolo investimento in ETF può infatti comprendere diverse migliaia di aziende in tutto il mondo.
  • Puoi negoziare gli ETF come le azioni e in modo più conveniente rispetto ad altri strumenti di investimento. Gli ETF vengono negoziati nelle borse più disparate, in Svizzera alla SIX Swiss Exchange.
  • Gli ETF sono trasparenti e puoi sempre vedere in quali valori degli ETF sei investita.
In che modo gli ETF si distinguono da altri fondi?

Per alcuni aspetti gli ETF sono simili agli altri fondi di investimento. In quanto investitrice in ETF investi in un carrello e questo ti permette di ottenere in modo semplice un’ampia diversificazione a costi vantaggiosi. Esistono però anche differenze sostanziali tra ETF e fondi di investimento tradizionali da un lato e fondi indicizzati dall’altro: ecco di seguito le principali.
 

Differenza rispetto ai fondi di investimento tradizionali
 

  • Negoziazione: gli ETF possono essere negoziati in qualsiasi momento nei regolari orari di negoziazione della borsa, mentre i fondi di investimento tradizionali si possono negoziare solo una volta al giorno. Gli orari di negoziazione presso la SIX Swiss Exchange vanno dalle 09:00 alle 17:30.
  • Andamento del valore: i fondi di investimento a gestione attiva cercano di superare il mercato e generare rendimenti più elevati. Al contrario, gli ETF investono di norma in modo passivo e riproducono un indice 1:1, muovendosi quindi in parallelo al mercato.
  • Gestione: i fondi di investimento tradizionali necessitano di una gestione attiva Di norma la gestione del fondo si orienta a un indice di riferimento e, con interventi mirati, cerca di battere l’indice e generare un rendimento più alto per le clienti. Gli ETF invece non necessitano di una gestione attiva e ricevono quindi l’attributo “a gestione passiva”.
  • Costi: i costi complessivi degli ETF sono di norma notevolmente inferiori a quelli dei fondi. Il motivo è presto detto: con gli ETF non sono dovute commissioni per la gestione attiva del fondo.
  • Trasparenza: i fornitori di ETF permettono di controllare in qualsiasi momento sul sito Internet la composizione del loro portafoglio. Molti fornitori aggiornano queste informazioni quotidianamente. Nel caso dei fondi classici ricevi un aggiornamento sulla strategia di investimento e sulla composizione del fondo una volta al mese.
  • Vantaggio della gestione attiva: in caso di una strategia di investimento attiva, un portfolio manager esperto si fa carico del tuo capitale e si occupa in modo attivo dell’investimento. Al fine di raggiungere la miglior performance possibile, gli esperti analizzano e valutano costantemente il contesto di mercato e i dati aziendali e possono quindi reagire in modo mirato agli sviluppi attuali.
     

Differenza rispetto ai fondi indicizzati
 

  • Trading: gli ETF sono negoziati in borsa, mentre i fondi indicizzati non lo sono. Questa è la differenza principale tra le due categorie di fondi. Puoi acquistare e vendere ETF in qualsiasi momento durante gli orari d’apertura della borsa. Il prezzo degli ETF varia durante il corso della giornata in parallelo all’indice che riflettono (indice di riferimento). I fondi indicizzati, al contrario, devono essere negoziati tramite la banca di fiducia o un fornitore del fondo. Il prezzo viene definito una volta al giorno alla chiusura delle borse. Una buona parte dei fondi indicizzati può essere negoziata solo una volta al giorno.
  • Costi: a differenza degli ETF, nel caso di fondi indicizzati svizzeri non devi pagare alcuna tassa di negoziazione sotto forma di tassa di bollo. In caso di fondi indicizzati esteri, la tassa di bollo è dovuta solo all’acquisto. Gli ETF invece, come le azioni, sono soggetti alla tassa di bollo sia all’acquisto che alla vendita. Non vi sono differenze tra gli ETF e i fondi indicizzati per quanto riguarda le tasse di transazione (commissioni) riscosse dalla banca per lo svolgimento della negoziazione dei titoli. Nel complesso, i costi per fondi indicizzati sono inferiore rispetto agli ETF, in particolare in relazione alla negoziazione di fondi indicizzati svizzeri.
Cosa si nasconde dietro ai nomi ETF?

Ogni ETF ha un nome. Questi nomi però sono di difficile comprensione e spesso enigmatici, ma niente paura: i nomi ETF seguono un modello definito e ti forniscono già le prime informazioni sul tipo di fondo. In linea di principio, un nome ETF è composto da quattro parti:

Nome del fornitore ETF

Indice sottostante

Indicazioni sulla regolamentazione

Indicazioni sulla struttura

iShares MSCI ACWI UCITS Acc
Lyxor EURO STOXX 50 ETF Dist
Xtrackers

 

FTSE Japan ETC EUR

In ogni rubrica vengono riportati un paio di esempi.

 

 

👁️ Guardiamo ora alcuni esempi nel dettaglio.

iShares MSCI ACWI UCITS ETF USD (Acc)

 

  • iShares: la marca ETF di BlackRock, il principale fornitore ETF al mondo, la cui varietà d’offerta soddisfa qualsiasi desiderio.
  • MSCI ACWI: l’MSCI All Country World-Index (MSCI ACWI) è un indice azionario internazionale, che riflette l’andamento del valore di un totale di quasi 2'900 aziende da 23 paesi industrializzati (ca. 90%) e 24 paesi emergenti (ca. 10%). MSCI è l’acronimo di Morgan Stanley Capital International, un fornitore di servizi finanziari che calcola numerosi indici internazionali, a livello di settore e paese.
  • UCITS: è l’abbreviazione di “Undertakings for Collective Investments in Transferable Securities”. Si tratta di una direttiva che disciplina la tutela degli investitori all’interno dell’UE. Per te in quanto investitrice, significa che la certezza del diritto è garantita secondo gli standard europei. La sigla UCITS si trova nella vasta maggioranza dei nomi ETF.
  • ETF: fornisce informazioni sulla struttura giuridica, in questo caso quella di un ETF.
  • USD: indica la valuta del fondo, in questo caso dollaro statunitense.
  • Acc: Acc sta per Accumulating. Ciò significa che i ricavi vengono automaticamente reinvestiti o, nel gergo specialistico, tesaurizzati. In questo modo il tuo investimento in ETF cresce. Quando i ricavi vengono pagati, alla fine del nome dell’ETF si aggiunge l’abbreviazione “dist” per “distributing”, il termine inglese per distribuzione.
Lyxor EURO STOXX 50 (DR) UCITS ETF Hedged CHF – Acc

 

  • Lyxor: appartiene ad Amundi, uno dei cinque maggiori fornitori ETF in Europa.
  • EURO STOXX 50: comprende le 50 aziende principali quotate in borsa dell’Eurozona. Ciò significa che con un unico strumento puoi puntare sulle aziende più importanti d’Europa.
  • DR: sta per “Direct Replication”, detta anche replica fisica. L’indice viene riprodotto 1:1. La replica è raramente riportata.
  • UCITS: è l’abbreviazione di “Undertakings for Collective Investments in Transferable Securities”. Si tratta di una direttiva che disciplina la tutela degli investitori all’interno dell’UE. Per te in quanto investitrice, significa che la certezza del diritto è garantita secondo gli standard europei. La sigla UCITS si trova nella vasta maggioranza dei nomi ETF.
  • ETF: fornisce informazioni sulla struttura giuridica, in questo caso quella di un ETF.
  • Hedged: l’ETF è coperto in termini di valuta e questo ti protegge dai rischi di cambio.
  • CHF: indica la valuta del fondo, in questo caso franchi svizzeri
  • Acc: Acc sta per Accumulating. Ciò significa che i ricavi vengono automaticamente reinvestiti o, nel gergo specialistico, tesaurizzati. In questo modo il tuo investimento in ETF cresce. Quando i ricavi vengono pagati, alla fine del nome dell’ETF si aggiunge l’abbreviazione “dist” per “distributing”, il termine inglese per distribuzione.
UBS ETF (LU) MSCI Emerging Markets Socially Responsible UCITS ETF (USD) A-dis

 

  • UBS: il fornitore di questo ETF è la grande banca svizzera UBS.
  • LU: il domicilio del fondo è il Lussemburgo.
  • MSCI Emerging Markets Socially Responsible: questo indice, calcolato dal fornitore di servizi finanziari Morgan Stanley Capital International (MSCI), ti offre accesso ai mercati azionari dei paesi emergenti in tutto il mondo. L’indice tiene in considerazione esclusivamente aziende che dispongono di un rating molto elevato nei settori tutela dell’ambiente, responsabilità sociale e governance (ESG).
  • UCITS: è l’abbreviazione di “Undertakings for Collective Investments in Transferable Securities”. Si tratta di una direttiva che disciplina la tutela degli investitori all’interno dell’UE. Per te in quanto investitrice, significa che la certezza del diritto è garantita secondo gli standard europei. La sigla UCITS si trova nella vasta maggioranza dei nomi ETF.
  • ETF: fornisce informazioni sulla struttura giuridica, in questo caso quella di un ETF.
  • USD: la valuta del fondo in questo caso è il dollaro statunitense.
  • A-dis: dis sta per “distributing”, il termine inglese per distribuzione. Ciò significa che i ricavi dell’ETF vengono pagati, in questo caso a cadenza semestrale. Oltre a “dis” vengono usate anche le abbreviazioni “dist” e “D”. Se i ricavi vengono automaticamente reinvestiti, in gergo specialistico “tesaurizzati”, alla fine del nome dell’ETF viene aggiunta l’abbreviazione “acc” (per “accumulating”) o “C” (per “capitalisation”).
Altri termini

Outre les indications déjà mentionnées, d'autres informations sont incluses dans les noms des ETF:

  • Valuta: le valute più frequenti sono in Svizzera sono il dollaro statunitense (USD), l’euro (EUR), il franco svizzero (CHF) e la sterlina britannica (GBP).
  • Domicilio: il domicilio dell’ETF viene raramente menzionato. Viene però riportato se è collegato a vantaggi fiscali. I paesi più frequenti sono l'Irlanda (IE) e il Lussemburgo (LU).
  • Classi di quote: un fondo può avere più classi di quote che si distinguono ad esempio nella loro valuta, nelle tasse o nel tipo di utilizzo dei ricavi. A tal fine vengono impiegate le abbreviazioni 1c, 2c, ecc., ma non esistono tuttavia denominazioni univoche.
  • Short/2x/Double/3x ecc.: queste parti del nome segnalano che non si tratta di una semplice riproduzione dell’indice. È meglio dunque lasciare perdere questi ETF perché sono cose da professionisti.
Quali vantaggi offrono gli ETF?

Grazie alle loro caratteristiche fondamentali, gli ETF sono particolarmente adatti a investitrici che desiderano accumulare patrimonio a lungo termine e recuperare costantemente i ricavi. Ecco le caratteristiche principali.

Costi contenuti

Gli ETF costano meno rispetto a fondi d’investimento a gestione attiva. Le commissioni di gestione annuali per fondi tradizionali a gestione attiva ammontano di norma tra l’1,5% e il 2,5% del patrimonio del fondo. Le tasse per ETF si attestano invece in media attorno a un quarto di punto percentuale.

Un esempio:

Desideri investire ogni mese 200 franchi svizzeri. Per semplificare, ipotizziamo un rendimento annuo del 5% per entrambe le possibilità di investimento. I costi per ETF sono dello 0,5%, quelli per i fondi a gestione attiva del 2,5%. Il rendimento dell’ETF dopo 20 anni è pari al doppio, come mostra questa tabella:

Source: VZ

Situazione del conto dopo ETF (in CHF) Fondi a gestione attiva (in CHF)
1 anno 2'457,83 2'431,28
5 anni 13'440,24 12'758,00
10 anni 30'171,87 27'132,95
15 anni 51'000,90 43'329,78
20 anni 76'930,75 61'579,41
Rendimento 28'930,75 13'579,41

In questo esempio, nel corso di 20 anni vengono versati CHF 48'000 per entrambi i tipi di fondo.

A differenza dei fondi a gestione attiva, all’acquisto e alla vendita di un ETF non ti viene addebitata alcuna commissione di emissione o di riscatto. In caso di acquisto tramite borsa, paghi la cosiddetta commissione d’ordine al broker e alla piazza di contrattazioni, che normalmente sono indicate nel listino prezzi dell’intermediario ETF. Di norma, le commissioni d’ordine sono più basse delle commissioni di emissione. A prescindere da questi costi contenuti, gli ETF riducono anche il tuo dispendio amministrativo: con un ETF investi in un paniere di titoli, ma devi occuparti solo dell’ETF e non dei singoli titoli.

Elevata flessibilità

Puoi acquistare e vendere gli ETF come le azioni durante gli orari di negoziazione in borsa. A differenza dei fondi tradizionali, puoi convertire l’ETF in contanti in qualsiasi momento finché la borsa è aperta. Gli ETF fanno quindi parte degli strumenti di investimento liquidi. I cosiddetti market maker, almeno uno per ogni fornitore ETF, ti garantiscono corsi vincolanti per il tuo ETF.

Elevata sicurezza

In Svizzera gli ETF, come anche i fondi di investimento tradizionali, sono soggetti alla legge sugli investimenti collettivi (LICol). Il senso e lo scopo della LICol sono quelli di tutelare le investitrici e gli investitori e garantire loro trasparenza sul mercato. In concreto, ciò significa che i patrimoni ETF di investitrici e investitori sono protetti se l’emittente di ETF dovesse diventare insolvente. Nel gergo specialistico ciò significa che tu, in quanto investitrice, NON sei fondamentalmente esposta al rischio di controparte.

Ampia diversificazione

Quando investi denaro in un ETF, stai investendo in un colpo solo in una serie di titoli. Con un ETF sull’Euro Stoxx 50 acquisti con un’unica transazione quote di tutte le 50 azioni contenute nell’indice, sull’indice americano S&P 500 sono comprese azioni di 500 delle principali aziende statunitensi quotate in borsa. Con un ETG FTSE All-World la diversificazione è ancora maggiore: in questo modo partecipi all’andamento del valore di oltre 4'000 azioni da tutto il mondo (stato: gennaio 2023). Acquistando singole azioni non potrai mai raggiungere una diversificazione del rischio così ampia, a prescindere dai costi molto più elevati. In poche parole: gli ETF ti permettono un’ampia diversificazione anche con somme d’investimento ridotte.

Grande trasparenza

Sul sito Internet del fornitore puoi consultare in qualsiasi momento la composizione degli ETF che riproducono un indice noto. La maggior parte delle società di gestione di fondi aggiorna quotidianamente la composizione dei suoi ETF, può quindi sempre sapere con esattezza in quali titoli sei investita. I tradizionali fondi di investimento indicano di norma solo le posizioni principali nel portafoglio e le pubblicano mensilmente, o a volte anche solo semestralmente, per tenere segreta la composizione del loro portafoglio.

Quali svantaggi hanno gli ETF?

Gli ETF offrono sicuramente un alto grado di sicurezza ma, come altri investimenti, anche un investimento in questi fondi non è completamente privo di rischi. Qui puoi scoprire dove si nascondono i pericoli principali.

Fluttuazioni del corso

In quanto titoli negoziati in borsa, gli ETF sono soggetti agli stessi rischi delle azioni o dei fondi azionari tradizionali: sei esposta al rischio generale di mercato e devi sempre mettere in conto fluttuazioni di valore. Alla voce «Rischio di mercato generale» vengono riassunti tutti gli andamenti economici che possono ripercuotersi in modo negativo sui mercati finanziari, ad esempio cambiamenti politici, catastrofi naturali o crisi come, ad esempio, la pandemia causata da coronavirus. Il rischio generale di mercato riguarda in egual misura tutte le investitrici. Anche in caso di ETF ampiamente diversificati possono verificarsi flessioni dei corsi pari o superiori al 30%. Solitamente questi corsi recuperano (anche dopo un crash borsistico), ma la flessione può anche durare anni. Se stai pianificando un acquisto importante prossimamente, non dovresti puntare sui ricavi di un investimento in ETF.

Cambi valutari

Se nell’ETF in cui vuoi investire sono coinvolte altre valute oltre che alla valuta nazionale, dovresti maggiormente tenere sott’occhio i cambi.  Puoi trovare valute estere nella gestione e nel conteggio del patrimonio del fondo ETF, nella negoziazione in borsa e nei titoli rappresentati nell’indice. Cambi sfavorevoli in uno qualsiasi di questi livelli possono ridurre il tuo rendimento. Con una copertura nei confronti della valuta nazionale è possibile minimizzare il rischio di cambio. Gli ETF con copertura del rischio di cambio riportano solitamente l’aggiunta «hedged» nel nome. Questa copertura comporta costi aggiuntivi che variano 0,1 allo 0,3% all’anno.

Bassa diversificazione

Se investi in un ETF con 25 titoli, il rischio di uno sviluppo sfavorevole è significativamente più elevato rispetto a un indice con 500 o più titoli. Come donna svizzera, magari desideri piuttosto vorresti investire in un ETF sullo Swiss Market Index (SMI), il principale indice azionario della Svizzera. Ci sarebbe però un problema: l'SMI copre solo 20 titoli. In termini di sostanza e valore di rendimento sono le 20 aziende più importanti, ma per un ETF sono comunque molto poche. A questo si aggiunge l’aggravante che i tre titoli principali – Nestlé, Roche e Novartis – costituiscono circa il 50% dell’indice e questo crea un rischio di concentrazione: se i giganti farmaceutici registrano performance negative, il tuo ETF ne risentirà. Si consiglia quindi di puntare a una maggiore diversificazione.

Temi ETF

Le società di gestione di fondi emettono continuamente nuovi ETF che spesso riprendono temi attuali come la sostenibilità, l'energia pulita o le criptovalute. Vengono inoltre sempre inventati nuovi indici, per i quali vengono poi offerti i relativi ETF. Questi ETF sono particolarmente adatti per delle speculazioni, di rado per una solida strategia di investimento. Quindi concentrati su ETF basati su ampi indici di mercato, che contengono molti titoli da molti paesi e settori diversi. Questi indici costituiscono una solida base per una strategia di investimento nel lungo termine.

Obbligazioni ETF

Un fondo obbligazionario negoziato in borsa (obbligazioni ETF) riunisce più obbligazioni e viene negoziato in borsa come le azioni. In linea di principio, il rischio per questi tipi di ETF si considera contenuto, se vengono selezionate obbligazioni con elevata solvibilità. Nel caso di ETF che si concentrano su obbligazioni di paesi emergenti o mercati con elevato indebitamento, si chiede tuttavia prudenza visti i maggiori rischi di perdite e di cambio. Al rischio di perdita si aggiunge inoltre il rischio sul tasso di interesse: all’aumento dei tassi diminuisce il valore delle obbligazioni ETF.

Potere di mercato dei fornitori

Oggi il mercato ETF globale è dominato da cinque importanti fornitori: iShares, Xtrackers, Lyxor, UBS e Amundi, che rappresentano oltre l’80% del mercato complessivo. Le offerte di iShares, il ramo dell’amministratore patrimoniale statunitense Blackrock, costituiscono quasi la metà del mercato globale. Vista la crescente popolarità degli ETF, questa concentrazione può portare alla creazione di un monopolio. La mancanza di concorrenza potrebbe aumentare i costi per gli ETF. Finora questo scenario non si è ancora verificato, ma dovresti comunque esserne consapevole.

Cinque passaggi per l’ETF adatto

Se desideri seriamente investire, si consiglia di procedere in modo sistematico e metodico. Qui puoi scoprire quali sono i passaggi più importanti in questo processo.
 

Definire la strategia di investimento

Affinché il tuo denaro sia investito nel lungo termine con successo, ti serve una strategia. Devi decidere in quale classe d’investimento desideri investire e quali rischi vuoi assumerti. Vista l’ampia offerta di ETF, oggi è possibile attuare una strategia di investimento esclusivamente con fondi indicizzati negoziati in borsa. La borsa svizzera SIX offre una scelta di circa 1'700 ETF. Puoi trovare tutti gli ETF qui negoziati sul sito web della borsa svizzera SIX e filtrarli in base a diversi criteri.
 

Scegliere l’indice

La domanda principale è: qual è l’indice giusto? Per rispondere a questa domanda, devi farti un’idea sull’andamento del valore di un ETF. Per farle ciò, l’ideale sarebbe quello di dare un’occhiata ai passati rendimenti e fluttuazioni del corso dell’indice sottostante. Più lungo è il periodo, meglio è. Vale la pena anche guardare la composizione dell’indice. Come abbiamo visto nell’esempio SMI, una ponderazione dei titoli in base al loro valore di borsa può diventare un pericoloso rischio di concentrazione.
 

Controllare il rendimento

Non tutti gli ETF generano lo stesso rendimento dell’indice di riferimento: Tra l'ETF e l'indice possono verificarsi notevoli differenze nei ricavi. Per avere un’idea di quanto il tuo ETF rispecchi questo, l’ideale sarebbe quello di confrontare il rendimento dell’ETF con il rendimento dell’indice. Maggiore è la differenza, più prudenza si richiede.
 

Confrontare i costi

Il cosiddetto Total Expense Ratio (TER) ti fornisce una prima idea sull’ammontare dei costi dovuti ogni anno. In questa cifra sono comprese, tra le altre cose, le commissioni di gestione e le spese di distribuzione. Di norma i fornitori di ETF indicano il TER nei loro rapporti. Il TER è il risultato del rapporto tra le «spese di gestione» e il patrimonio del fondo ed è espresso con un valore in percentuale. Attenzione, però: il Total Expense Ratio non copre tutti i costi, ad esempio le tasse per l'acquisto e la vendita di titoli all’intero dell’ETF.
 

Ottimizzare i costi

Per quanto riguarda l’ottimizzazione dei costi, con gli ETF è necessario fare attenzione soprattutto ai tre sequenti aspetti:

  • Commissioni: all’acquisto e alla vendita di ETF sono dovute diverse commissioni e spese. Gravano sul profitto soprattutto se le investitrici effettuano molti acquisti e molte vendite.
  • Domicilio del fondo: dovresti fare attenzione al domicilio del fondo, poiché le imposte alla fonte possono peggiorarne il rendimento. Un domicilio sfavorevole può ridurre il rendimento dal punto di vista fiscale.
  • Spread: con gli ETF (così come con gli altri titoli negoziati in borsa) vi è normalmente una differenza di prezzo tra il corso di acquisto e il corso di vendita. Questo intervallo di prezzo si chiama in gergo «spread». La regola generale è che le transazioni dovrebbero essere eseguite a metà del giorno di contrattazione. Il motivo è semplice: gli spread sono spesso più alti all’inizio e alla fine della giornata.

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