Rendita o capitale dal 2° pilastro: vantaggi e svantaggi
Rendita, capitale o entrambi? È una domanda importante quando si raggiunge il pensionamento. Potete prelevare le prestazioni di vecchiaia dalla cassa pensioni in tre diversi modi: come rendita mensile, come pagamento in capitale unico o come combinazione di rendita e riscossione di capitale. Si tratta di una decisione dalle molte implicazioni che non dovrebbe essere presa a cuor leggero, in quanto avrà conseguenze estremamente significative sul futuro finanziario e, una volta presa, sarà irreversibile. Qualsiasi percorso sceglierete comporterà vantaggi e anche svantaggi. Ecco una sintesi.
- Esistono tre diverse possibilità per il prelievo dell’avere dalla cassa pensioni: rendita mensile, pagamento in capitale unico e combinazione di rendita e riscossione di capitale.
- Mentre la rendita assicura un reddito garantito fino al decesso, la riscossione di capitale offre flessibilità finanziaria.
- La scelta giusta è sempre quella individuale, che dipende dalla situazione personale e richiede il consiglio di un esperto.
- Secondo quanto previsto dalla legge, tutti gli assicurati devono prelevare almeno un quarto dell’avere di vecchiaia dal 2° pilastro in forma di capitale; molte casse pensioni permettono anche il prelievo della metà o dell’interno avere.
- Nel 2018 il 48 % di tutti i nuovi beneficiari di una prestazione di vecchiaia da una cassa pensioni ha prelevato solo una nuova rendita, il 33 % solo capitale e il 19 % sia una nuova rendita che capitale.
- Le donne prelevano più di frequente solo in forma di rendita rispetto agli uomini (2018: 53 % rispetto al 44 %).
(Fonti: Ufficio federale di statistica)
Vantaggi
Una rendita è per prima cosa comoda e sicura. Vi permette infatti di non preoccuparvi delle finanze e di godere di una sicurezza maggiore: con una rendita ricevete ogni mese un reddito garantito, per tutta la vita. Questa sicurezza e serenità permettono un’elevata qualità della vita.
Svantaggi
Una rendita non consente flessibilità: non potete quindi beneficiare di utili derivanti dalla borsa né saldare la vostra ipoteca o altre spese ingenti. Inoltre, i pagamenti della rendita vengono tassati interamente come reddito. Un ulteriore svantaggio è l’impossibilità di lasciare in eredità la vostra rendita in corso: in caso di decesso la vostra cassa pensioni non conserva il vostro avere non prelevato.
Vantaggi
Contrariamente alla sistematica fissa della rendita, la riscossione di capitale della cassa pensioni comporta la massima flessibilità. Siete voi in prima persona a gestire il vostro denaro, potete disporne liberamente e, con un po’ di abilità, investendo potreste ottenere rendimenti più elevati. Potete però impiegare il denaro anche per estinguere debiti o per ammortizzare l’ipoteca della vostra abitazione di proprietà. Anche dal punto di vista fiscale, scegliendo la riscossione di capitale potete beneficiare di un vantaggio: nell’anno di pagamento il capitale viene tassato solo una volta e separatamente dal restante reddito a un’aliquota d’imposta inferiore. In più, in caso di decesso il vostro capitale torna utile ai vostri superstiti. Proprio il suo impiego al fine di tutelare la famiglia a livello finanziario può essere un punto importante a favore di una riscossione di capitale.
Svantaggi
La riscossione di capitale non offre garanzie finanziarie. Chi investe il proprio capitale senza nozioni di mercato fondate, rischia di incorrere in perdite a causa di speculazioni sbagliate: se le quotazioni di borsa diminuiscono, anche il capitale di vecchiaia si riduce. Inoltre, è possibile investire solo l’avere di cui non avete bisogno nel breve termine ed è quindi necessario avere un certo orizzonte d’investimento. Ricordate inoltre che, se scegliete una riscossione di capitale, siete in ogni caso responsabili del vostro denaro. Nel caso in cui vi ammaliate o soffriate di un declino delle facoltà mentali, vale la pena organizzarsi per tempo e stabilire chi sarà a occuparsi dei vostri investimenti quando non potrete più farlo in prima persona.
«Da quando ho definito un chiaro budget per la mia pensione, sono molto più tranquillo e ho più tempo da dedicare al ruolo di allenatore Juniores.»
Se la rendita vi garantisce un reddito fino al decesso, la riscossione di capitale vi rende invece più flessibili dal punto di vista finanziario. Entrambe le varianti hanno i propri vantaggi e proprio per questo molti ricorrono a una forma mista per il pagamento dell’avere della cassa pensioni. Potete orientarvi alla seguente regola generale per la combinazione delle due soluzioni: coprite le spese fisse mensili con la rendita, per il resto scegliete la riscossione di capitale.
Alla domanda se scegliere rendita, riscossione di capitale o forma mista non esiste risposta corretta o sbagliata. Ogni variante ha i suoi vantaggi, ma anche i suoi svantaggi. Una decisione andrebbe sempre presa considerando la propria situazione, in quanto essa dipende da diversi fattori tra cui la propensione al rischio personale, la situazione familiare, le condizioni abitative o il proprio stato di salute. Il nostro consiglio: occupatevi in anticipo di questa decisione, datevi tempo, non affrettatevi e rivolgetevi assolutamente a un esperto.
In linea di principio, il vostro avere rimane nel 2° pilastro fino al pensionamento e può essere prelevato al più presto a 58 anni in forma di una rendita o come capitale. Esistono però eccezioni: per l’acquisto di abitazione di proprietà, in caso di attività lucrativa indipendente o espatrio potete farvi pagare i vostri risparmi nella cassa pensioni anche anticipatamente.
Secondo quanto previsto dalla legge, tutti gli assicurati devono prelevare almeno un quarto dell’avere di vecchiaia in forma di capitale; molte casse pensioni permettono anche il prelievo della metà o dell’intero avere. A tal riguardo fate assolutamente attenzione alle scadenze: a seconda della cassa pensioni, il termine per la richiesta della riscossione di capitale è pari a un periodo fino a tre anni. Chi non rispetta questa scadenza, in seguito non avrà più alcuna possibilità di ricorrere alla riscossione di capitale: non sono infatti possibili richieste retroattive.
Non c’è una soluzione giusta o sbagliata quando si tratta del prelievo dell’avere dalla cassa pensioni, ma c’è invece un modo di procedere corretto: è essenziale occuparsi con sufficiente anticipo di questa decisione e rispettare i termini di iscrizione per un’eventuale riscossione di capitale. La decisione richiede il suo tempo e non è facile: proprio per questo dovreste rivolgervi a un esperto, così da elaborare insieme la soluzione ottimale per voi.