Per molte coppie in Svizzera, il matrimonio è un momento indimenticabile. Scopri cosa cambia per te a livello finanziario.
- Vantaggi e svantaggi finanziari del matrimonio
- Cosa cambia nella previdenza?
- Sposarsi conviene?
- Svantaggi: gli aspetti finanziari sfavorevoli del matrimonio
- 1) Penalizzazione del matrimonio: perché in certi casi chi è sposato paga più imposte di chi vive in concubinato.
- 2) Debiti: cosa succede con i debiti contratti prima del matrimonio e chi ne è responsabile?
- 3) Perdite di rendita: le persone coniugate devono fare i conti con una rendita AVS più bassa in vecchiaia.
- Vantaggi: i privilegi finanziari dopo il matrimonio.
- 1) Garanzia in caso di decesso: quali garanzie hai in caso di morte del coniuge?
- 2) Vantaggio ereditario: in materia di eredità le cose sono più semplici per i coniugi che per i partner in concubinato.
- 3) Nessuna imposta sulle successioni: nella maggior parte dei cantoni non paghi l’imposta sulle successioni
- Previdenza: ecco cosa cambia nei contributi di previdenza quando ti sposi.
- Conclusione: sì o no? Dal punto di vista finanziario, conviene davvero sposarsi?
Il fatidico «Sì, lo voglio!» ha tre vantaggi finanziari ma anche degli svantaggi. Ecco cosa comporta il matrimonio per te e per il tuo portafogli.
Svantaggio n. 1: penalizzazione fiscale del matrimonio
Dal punto di vista fiscale le coppie non sposate, ovvero le coppie in concubinato, nella maggior parte dei casi hanno la migliore, soprattutto quando entrambe le persone hanno un livello di reddito e di patrimonio elevato simile. Dopo le nozze, infatti, i coniugi vengono tassati congiuntamente, cosa questa che può provocare una progressione fiscale più elevata. Per le coppie non sposate, il reddito viene tassato separatamente e quindi di solito con aliquote d’imposta minori. Attualmente, tuttavia, il Parlamento sta lavorando a una riforma di questa tassazione. Se vuoi saperne di più su vantaggi e svantaggi delle coppie in concubinato, ti consigliamo il nostro articolo “Concubinato: tutto quello che c’è da sapere”.
Svantaggio n. 2: pagare i debiti insieme
Nelle coppie sposate, entrambi i coniugi sono responsabili dei debiti e del loro pagamento. Questo vale soprattutto per i debiti che sono stati contratti per l’acquisto di proprietà comuni. Ma quando ti sposi, il tuo grande amore ti porta “in dote” anche i suoi debiti. Anche per eventuali problemi finanziari insorti prima del matrimonio e che uno dei coniugi porta per così dire in dote, dopo il matrimonio sono entrambi i coniugi ad essere responsabili del pagamento.
Svantaggio n. 3: rendita AVS più bassa
Per quanto riguarda la rendita AVS, il matrimonio è uno svantaggio. Le persone non coniugate, in caso di rendita completa, ricevono ciascuna al massimo CHF 2’450 al mese, ovvero un totale di CHF 4’900 mentre la rendita massima per coniugi è pari a CHF 3’675 al mese. Questo perché la rendita AVS per i coniugi è limitata al 150% della rendita massima. Nel concubinato, entrambe le persone ricevono la rendita di vecchiaia indipendentemente l’una dall’altra e non sono quindi interessate da questo tetto massimo.
Vantaggio n. 1: miglior garanzia in caso di decesso
Se la peggiore delle ipotesi diventa realtà, le coppie di coniugi hanno una garanzia migliore rispetto a quelle non sposate. Se il coniuge muore, alla persona superstite spettano diritti nella previdenza statale, professionale e privata.
- 1° pilastro: uomini e donne ricevono dall’AVS le rendite per superstiti.
- Rendite vedovili: le donne hanno diritto alla rendita vedovile se hanno almeno un figlio o se hanno oltre 45 anni. Inoltre devono essere state sposate almeno per cinque anni con il loro marito.
- Rendite per vedovi: gli uomini ricevono anche loro una rendita per superstiti se hanno uno o più figli con la moglie deceduta. L’età dei figli non è rilevante. Nel caso di un’unione domestica registrata, il/la superstite è equiparato/a al vedovo.
- 2° pilastro: per chi è sposato, in caso di decesso è più semplice ricevere il patrimonio di previdenza della cassa pensioni del marito o della moglie. I fondi della cassa pensioni passano per legge al/alla coniuge. Non esiste invece alcuna legge che regoli il pagamento al/alla partner in concubinato. Per le persone non coniugate, il pagamento dell’avere di previdenza dipende dal rispettivo regolamento della cassa pensioni.
- 3° pilastro: il patrimonio di previdenza del pilastro 3a viene pagato agli eredi legittimi. Tra questi rientrano coniugi e parenti mentre invece non sono presi in considerazione i partner non coniugati. Per regolare questa situazione è possibile presentare una dichiarazione scritta di clausola beneficiaria all’istituto di previdenza. Chi è sposato non deve invece preoccuparsi di regolare le cose in anticipo.
Vantaggio n. 2: ereditare in modo più semplice
Se non sono presenti né testamento né contratto successorio, la coppia sposata è in chiaro vantaggio. In caso di morte della moglie o del marito, il/la coniuge riceve automaticamente in eredità il 50 percento del patrimonio, a condizione che la coppia abbia figli in comune. Se non ci sono figli, viene ereditato l’intero patrimonio.
Le coppie non sposate devono invece redigere obbligatoriamente un testamento o un contratto successorio affinché il/la partner possa ricevere l’eredità. Dal gennaio 2023, le coppie senza figli possono decidere liberamente a chi lasciare in eredità il proprio patrimonio. Nelle coppie con figli, la metà dell’eredità passa ai discendenti/nipoti, mentre la restante metà può essere impiegata liberamente.
Tutte le informazioni importanti sul diritto successorio sono raccolte nel nostro articolo: “Cosa cambia con il diritto successorio nel 2023?”.
Vantaggio n. 3: nessuna imposta sulle successioni
Anche quando si tratta dell’imposta sulle successioni conviene sposarsi. Nella maggior parte dei cantoni chi riceve un’eredità dal/dalla suo/a coniuge non paga imposte su di essa. Se si tratta invece di una coppia in concubinato, spesso vengono riscosse imposte elevate sull’eredità.
- 1° pilastro: i contributi pagati all’AVS vengono condivisi durante il matrimonio. Il reddito di entrambi i coniugi viene sommato e computato per metà ciascuno ai fini dell’AVS. La persona che guadagna di più deve mettere quindi in conto delle riduzioni nella rendita AVS. La persona con il reddito più basso riceve invece più rendita.
- 2° pilastro: a livello di contributi della cassa pensioni, con il matrimonio non cambia praticamente niente. In caso di divorzio però si verifica lo splitting delle casse pensioni. Questo significa che ogni coniuge riceve la metà dell’avere della cassa pensioni accumulato dall’ex-coniuge durante il matrimonio.
- 3° pilastro: lo stesso vale per il pilastro 3a. Con il matrimonio fondamentalmente non cambia niente. In caso di separazione però, il patrimonio ottenuto durante il matrimonio nel 3° pilastro viene suddiviso a metà. A meno che non sia stata concordata contrattualmente per iscritto la separazione dei beni.
Dal punto di vista finanziario in linea di massima sposarsi conviene
- se i redditi sono molto diversi tra loro o se addirittura nella coppia solo una persona ha un introito
- inoltre, con il matrimonio in caso di decesso chi resta ha maggiori garanzie rispetto ai conviventi in concubinato. Da una parte ha diritto alle prestazioni di AVS (1° pilastro), cassa pensioni (2° pilastro) e pilastro 3a, dall’altra non paga l’imposta sulle successioni. Alcuni cantoni applicano aliquote d’imposta ridotte per i partner in concubinato se la convivenza è durata almeno 5 o 10 anni.
Dal punto di vista fiscale e a livello di rendite AVS, sposarsi non conviene affatto, almeno non con le basi normative attuali.
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