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Blog Fondare un appartamento condiviso: consigli e check-list

Fondare il proprio appartamento condiviso non è una cosa da sottovalutare e richiede un certa preparazione. Con questi consigli evitate seccature.

  • Test: abitare da soli vs in appartamento condiviso
  • Trovare l’appartamento giusto e i coinquilini adeguati
  • Consigli per il contratto di affitto e per le assicurazioni
18 luglio 2024
Un appartamento condiviso fa risparmiare le spese di affitto, porta novità nella vita di tutti i giorni ed è spesso il punto di partenza per solide amicizie. Se volete creare un appartamento condiviso, ci sono però anche diverse cose a cui pensare. È particolarmente importante la scelta del rapporto di locazione. Non dovrebbero mancare neppure un’assicurazione mobilia domestica e responsabilità civile. Qui trovate informazioni importanti affinché tutto funzioni per il meglio.
Come si fonda un appartamento condiviso?

Non servono dei requisiti legali particolari per poter fondare un appartamento condiviso in Svizzera. Già due persone che non convivono come coppia possono dare vita a un appartamento condiviso. In precedenza potete fare molto per evitare conflitti, sia di tipo sociale che legale.

  1. Scoprite se l’appartamento condiviso fa per voi.
  2. Scegliete appartamento e coinquilini in modo intelligente.
  3. Decidete qual è il rapporto di locazione adeguato.
  4. Pensate alle assicurazioni più importanti.

Suggerimento: in un altro articolo del blog abbiamo raccolto per voi quattro consigli per una convivenza felice.

Test: sono un tipo da appartamento condiviso?

In un appartamento condiviso non si è mai soli, questo comporta vantaggi e svantaggi. Se dovete ancora scegliere tra vivere da soli o in appartamento condiviso questo breve test con cinque domande può essere utile per prendere una decisione.

Budget e costi

La ripartizione dei costi è uno dei motivi principali per scegliere un appartamento condiviso. L’affitto, ma anche i costi per assicurazioni, televisione, Internet e telefono possono essere ripartiti tra i coinquilini. Iniziate facendo un breve elenco delle spese: quanto spendereste all’incirca in un appartamento condiviso e quanto in un appartamento da soli?

Bisogno di silenzio

In un appartamento condiviso dovete mettere in conto che gli altri coinquilini ascoltano la musica, guardano la TV e ricevono visite. Forse qualcuno suona addirittura uno strumento musicale. Anche le feste non sono una rarità. Pensate di potervi sentire a vostro agio o addirittura vi piace poter prendere parte così alla vita sociale di gruppo?

Disponibilità al compromesso

Che si tratti di arredamento, della pianificazione dei week end o dei tempi in cucina: in un appartamento condiviso i compromessi sono assolutamente necessari. Quanto siete disposti a deviare dalle vostre routine e ad adeguarvi ad altre?

Capacità di conflitto

Quando si crea un appartamento condiviso, anche se le persone si trovano bene le une con le altre, nella vita di tutti i giorni ci sono comunque conflitti da affrontare. Le persone che hanno molto bisogno di armonia hanno difficoltà ad affrontare questo tipo di conflitti e si sentono probabilmente a disagio. E voi come li affrontate?

La capacità di saper mettere dei limiti

Un/a coinquilino/a non ha pulito per la terza volta il bagno, come reagite? Poter parlare in modo costruttivo dei comportamenti disturbanti è un aspetto indispensabile della convivenza tra coinquilini. Vi resta facile farlo?

Siete giunti alla conclusione che la vita in un appartamento condiviso fa per voi? Allora potete iniziare subito l’avventura, mettendovi alla ricerca di appartamento e coinquilini.

Check-list: trovare appartamento e coinquilini

Se volete creare un appartamento condiviso, vi trovate di fronte al grande e entusiasmante compito di dover trovare l’appartamento ideale e ovviamente anche le persone che abiteranno con voi. Per entrambe le ricerche, qui trovate delle check-list alle quali potete naturalmente aggiungere altri punti che ritenete importanti.

Check-list: come trovare i coinquilini per un appartamento condiviso
  • Innanzitutto stabilite con quante persone volete vivere.
  • Volete vivere in un appartamento condiviso con persone che non conoscete oppure con amici e amiche?
  • Fate un elenco dei valori e dei comportamenti che ritenete importanti, ad esempio per quanto riguarda l’ordine, il rumore, le visite, le feste, l’alimentazione, gli hobby.
  • Quali sono le regole e la ripartizione dei compiti in merito alle pulizie, alla spesa e agli orari delle visite?
  • Ci sono dei criteri di esclusione secondo i quali una persona non è assolutamente adatta per il vostro appartamento in condivisione?
  • Con i coinquilini desiderate avere un rapporto amichevole o piuttosto distanziato?
  • Come devono essere ripartiti l’affitto o le spese comuni (ad esempio per i contratti o per il necessario comune per la casa): in parti uguali o in proporzione a seconda delle dimensioni delle camere?
  • Ci sarà una persona specifica responsabile per il contratto di locazione, per le assicurazioni ecc.?

Una volta che queste domande sono state chiarite, il prossimo step è mettersi alla ricerca e conoscersi. Magari volete organizzare una specie di casting e fare dei colloqui, invitare una persona a vivere in prova oppure fissare prima un incontro per conoscersi? L’importante è chiarire se gli altri coinquilini prendono parte alla ricerca dell’appartamento oppure se inizialmente volete creare da soli l’appartamento condiviso. In questo secondo caso, vi assumete anche il rischio dei costi, nel caso in cui non doveste trovare abbastanza coinquilini.

Check-list: come trovare un appartamento adatto alla condivisione
  • Dove dovrebbe essere situato l’appartamento? Nel verde, vicino all’università, in centro?
  • Quali collegamenti alla rete di trasporto devono esserci?
  • Ci sono possibilità per fare la spesa nelle vicinanze?
  • Quante stanze dovrebbe avere l’appartamento?
  • Ci sarà un salotto per tutti o saranno occupate tutte le stanze?
  • Quanto dovrà essere grande la cucina, soprattutto se sarà poi usata come luogo di incontro?
  • Sarà possibile trovare un appartamento con stanze più o meno delle stesse dimensioni?
  • È possibile chiudere a chiave ogni stanza?
  • C’è una stanza di passaggio non adatta a un appartamento condiviso?
  • Ci sono abbastanza bagni?
  • Sono disponibili anche vani ripostiglio? C’è una cantina?
  • L’appartamento viene affittato ammobiliato o vuoto?
  • Suggerimento: qui trovate un’utile check-list per il trasloco.

 

Non per ultima deve essere chiarita anche la questione se il locatore è disposto ad accettare una locazione solidale o il subaffitto, a seconda di cosa desiderano i coinquilini.

Appartamento condiviso: cosa tenere presente per il rapporto di locazione?

La decisione più importante quando si tratta di un nuovo appartamento in condivisione è probabilmente il tipo di contratto di locazione. Avete due possibilità.

  1. Tutti i coinquilini firmano il contratto di locazione. In questo caso si parla della locazione solidale.
  2. Una persona firma il contratto di locazione e diventa locatario principale. Le altre stipulano con questa persona dei contratti di subaffitto.

In entrambi i casi ci sono vantaggi e svantaggi di cui dovreste essere a conoscenza.

Costituire un appartamento condiviso sotto forma di locazione solidale

Locazione solidale significa che più persone firmano insieme lo stesso contratto di locazione e hanno quindi gli stessi diritti di locatari/locatrici. In questo modo tutte le persone sono tutelate nella stessa misura dal diritto di locazione ma hanno anche tutte gli stessi doveri nei confronti del locatore.

A differenza del subaffitto, un coinquilino non può dare disdetta del contratto di locazione a un altro coinquilino. Questo diritto spetta unicamente al locatore e questo può applicarlo solo a tutte le persone dell’appartamento condiviso e non ad un’unica persona.

D’altra parte, questo significa anche che tutti i membri dell’appartamento condiviso devono agire insieme se desiderano

  • reagire contro un aumento del canone di locazione,
  • ottenere dal locatore l’eliminazione di un difetto oppure
  • recedere dal contratto di locazione.

È proprio l’ultimo punto, ovvero la disdetta del contratto di locazione, che può rivelarsi un ostacolo per la locazione solidale. Infatti, se una singola persona vuole trasferirsi, ad esempio perché cambia posto di studi oppure decide di andare a convivere con il/la proprio/a partner, questa non può semplicemente dare disdetta del contratto. Il locatore e i coinquilini devono acconsentire che la persona venga esonerata dal contratto di locazione. Dato che non sussiste alcun obbligo in merito, questo potrebbe essere fonte di problemi.

Senza il consenso, l’unica via di uscita sarebbe la disdetta comune di tutti i coinquilini. I coinquilini restanti potrebbero stipulare a loro volta un nuovo contratto senza la persona che se n’è andata, tuttavia, il locatore a questo punto può adeguare le condizioni contrattuali, aumentare il canone di locazione oppure rifiutare completamente un nuovo contratto.

In alternativa, la persona che se ne va può mantenere il contratto. Questo non è un problema, finché i coinquilini restanti pagano il canone di locazione. In caso di mancato pagamento, tuttavia, è ritenuto responsabile ogni coinquilino, quindi anche la persona che si è già trasferita. Da lei, il locatore può addirittura pretendere il pagamento dell’intero canone di locazione. Tutte le persone che hanno firmato il contratto sono inoltre responsabili dei danni provocati all’appartamento.

Suggerimento: l’associazione della Svizzera tedesca per inquiline e inquilini MV (Mieterinnen- und Mieterverband Deutschschweiz) consiglia quindi, oltre al contratto di locazione, di prendere ulteriormente accordi scritti, ad esempio nel caso in cui una persona voglia dare disdetta del contratto. Con l’aiuto della nostra assicurazione di protezione giuridica privata potete avvalervi del nostro supporto giuridico.

Appartamento condiviso con contratti di subaffitto

La seconda possibilità per prendere in affitto un appartamento da usare in condivisione è farlo tramite contratto di locazione principale e contratti di subaffitto. In questo caso, una persona è il/la locatario/a principale e stipula un contratto di locazione con il locatore. Gli altri stipulano ognuno un contratto di subaffitto con il/la locatario/a principale. Questo comporta alcuni vantaggi.

  • Ogni persona resta flessibile e può disdire il proprio contratto indipendentemente dagli altri, rivendicare difetti o contestare un aumento del canone di locazione: il/la locatario/a principale nei confronti del locatore e le persone in subaffitto nei confronti del/della locatario/a principale.
  • Le persone in subaffitto sono tutelate tuttavia dal Codice delle obbligazioni, con la differenza che il loro locatore è il/la locatario/a principale.

Questo tipo di regolamentazione contrattuale fa sì che debba esserci una persona responsabile principale. È quindi buona cosa se questa persona si occupa anche di tutti i contratti necessari (come elettricità e Internet) e delle assicurazioni.

L’associazione MV, in merito alla costituzione di un appartamento condiviso, consiglia questa seconda soluzione con ulteriori accordi scritti tra i coinquilini dell’appartamento. Questo è particolarmente indicato per quanto riguarda la responsabilità, dato che in questo caso è il/la locatario/a principale ad essere completamente responsabile nei confronti del locatore, anche per i danni provocati da una persona in subaffitto. È quindi molto importante aver le spalle ben coperte con un’assicurazione responsabilità civile che vi difende da richieste ingiustificate di risarcimento danni da parte del locatore e si fa carico di quelle giustificate.

Assicurazioni importanti in un appartamento condiviso

Le due assicurazioni più importanti per una comunità abitativa sono l’assicurazione mobilia domestica e l’assicurazione responsabilità civile.

  • L’assicurazione mobilia domestica fornisce copertura per gli oggetti mobili nell’appartamento, ad esempio la mobilia ma anche i possessi personali. Se nell’appartamento scoppia un incendio, si verifica un’effrazione o un danno causato dagli elementi naturali, l’assicurazione mobilia domestica copre le spese insorte.
  • L’assicurazione responsabilità civile copre invece i costi provocati dai danni alla proprietà di terzi. Se un coinquilino provoca inavvertitamente dei danni all’appartamento, ad esempio danneggiando il lavandino o il parquet, di solito è l’assicurazione responsabilità civile a pagare.

Nel modello del subaffitto, di solito il/la locatario/a principale stipula le assicurazioni per sé e per i coinquilini, così sono tutti coperti in caso di sinistro. In alternativa, come comunità abitativa potete stipulare insieme anche un’assicurazione, nel migliore dei casi direttamente un’assicurazione economia domestica che combina le prestazioni delle assicurazioni mobilia domestica e responsabilità civile.

Per gli under 30 c’è un’offerta particolare a basso prezzo: con l’assicurazione economia domestica younGo, a partire da 200 franchi all’anno potete assicurare tutti i coinquilini con una sola copertura comprensiva di mobilia domestica e responsabilità civile!

All’assicurazione economia domestica younGo
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